Come si affrontano i traumi dentali dei bambini?

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Di cosa parliamo

I traumi dentali nei bambini richiedono prontezza da parte del genitore e un intervento molto tempestivo del dentista pediatrico. Solo così è possibile salvaguardare lo sviluppo dei denti permanenti.

Indice dell'articolo

Parliamo di trauma dentale quando un evento come una caduta o un colpo provoca un danno a carico di uno o più denti, che possono spostarsi, spezzarsi o cadere. I traumi dentali nei bambini sono particolarmente frequenti, specie nei momenti di gioco e nell’attività sportiva, e riguardano soprattutto gli incisivi superiori frontali e laterali

Al di là dello spavento, sia per i piccoli sia per i genitori, e del dolore che può provocare, un trauma dentale è una vera e propria emergenza, a cui spesso l’adulto non è preparato. Perciò in questo articolo vogliamo darti tutte le informazioni e le istruzioni necessarie ad agire tempestivamente

Tipologie di traumi dentali nei bambini

I danni che può subire un dente sono davvero tanti, ma per comodità possiamo raggrupparli in tre categorie principali:

  • la frattura dentale si verifica quando il dente si spezza, può trattarsi di una lesione molto superficiale oppure può estendersi fino alla radice;
  • la lussazione o dislocazione dentale si verifica quando il dente si sposta dalla sua sede naturale senza però cadere;
  • l’avulsione dentale è la perdita completa del dente.

Bambini e bambine tra i 6 e i 12 anni hanno una dentizione mista, con alcuni denti definitivi già spuntati e alcuni denti da latte non ancora caduti. In base alla tipologia di trauma e al dente coinvolto – deciduo o definitivo – il nostro intervento sarà diverso.

Qualunque sia il trauma, infatti, è fondamentale che tu ti rivolga al dentista pediatrico nel minor tempo possibile. La rottura anche di un piccolo frammento potrebbe avere conseguenze sulla salute dell’intero elemento dentale. La perdita del dente potrebbe compromettere il corretto sviluppo dell’arcata e, anche qualora non ci fossero danni evidenti, potrebbero esserci lesioni in una posizione nascosta alla vista. 

Conseguenze dei traumi sui denti definitivi

Un trauma dentale a carico dei denti da latte che non viene valutato da un dentista può compromettere la dentizione definitiva. In particolare può provocare l’arresto dello sviluppo del dente, un’eruzione precoce o tardiva, ma anche l’eruzione in una posizione scorretta. Può anche alterare la forma della corona o della radice e può danneggiare lo sviluppo dello smalto, che risulterà meno spesso e macchiato di bianco.

Come si affronta un trauma dentale in un bambino?

Cosa devi fare se tuo figlio o tua figlia prende un colpo sui denti? Sappiamo che può essere difficile ma, anzitutto, cerca di mantenere la calma. In questo modo tranquillizzi il bambino e riesci a gestire meglio la situazione.

  1. Come prima cosa, devi esaminare la bocca e verificare se c’è una lesione. Se ti sembra di vedere eventuali schegge o altri residui, puoi sciacquare la parte interessata con un po’ di acqua tiepida. Quindi applica una garza sterile se c’è perdita di sangue e tampona esternamente la zona con del ghiaccio per alleviare il dolore
  2. Se un dente si è rotto, recupera il frammento spezzato e conservalo in un contenitore con del latte, della saliva o della soluzione fisiologica.
  3. Se un dente è caduto, e si tratta di un dente definitivo, raccoglilo dalla parte della corona, senza toccare la radice, e conservalo in un contenitore con del latte, della saliva o della soluzione fisiologica. Se fosse caduto un dente da latte, non serve che tu lo conservi perché nel caso dei denti decidui non si procede con il reimpianto.
  4. A questo punto devi contattare un dentista pediatrico e raggiungerlo al più presto. La tempestività è decisiva e nel nostro centro odontoiatrico Studio Cemisa siamo sempre pronti a riceverti, anche in casi di emergenza come questi.

Cosa può fare il dentista pediatrico?

Il dentista pediatrico ha tutte le competenze necessarie per prendersi cura dei piccoli pazienti sia sul piano clinico sia sul piano psicologico. E questo è particolarmente importante perché il trauma dentale è – appunto – un trauma, una brutta esperienza che potrebbe segnare tuo figlio o tua figlia e generare una vera e propria ritrosia a prendersi cura dei denti, pregiudicando il suo benessere futuro.

I nostri primi compiti, quindi, sono tranquillizzare il bambino o la bambina, in modo da conquistare la sua fiducia ed essere liberi di esaminare la bocca per valutare il danno

Durante la diagnosi eseguiamo un test di vitalità per verificare se ci sono denti compromessi e facciamo un ortopanoramica per un’analisi approfondita anche delle parti non visibili. Quindi in base alla tipologia di trauma e all’elemento coinvolto – dente da latte o dente definitivo – decidiamo come intervenire. La priorità è salvaguardare lo sviluppo dei denti permanenti

In caso di frattura dentale

Se la frattura riguarda solo la superficie oppure una piccola porzione del dente, possiamo procedere in diversi modi. 

Nel caso di un dente da latte, possiamo semplicemente smussare il margine per renderlo meno tagliente così che non rappresenti un rischio per le mucose della bocca, oppure possiamo ripristinare con una piccola otturazione.

Nel caso di un dente definitivo, possiamo riattaccare il frammento spezzato oppure procedere con la ricostruzione estetica, adoperando materiali biocompatibili. Questa strada è preferibile alle faccette almeno fino ai 16 anni d’età, perché fino a quel momento lo sviluppo delle arcate e del distretto maxillo-facciale è ancora in corso.

In caso di lussazione o dislocazione dentale

Anche nel caso di una dislocazione dentale, valutiamo come procedere in base alla situazione specifica. Se il dente si è spostato dalla sua posizione naturale, possiamo ad esempio eseguire una piccola manovra per raddrizzarlo. Oppure, nel caso fosse fuoriuscito dalla gengiva, possiamo spingerlo leggermente verso l’interno. Al contrario, se fosse rientrato nella gengiva, possiamo decidere di aspettare e lasciare che torni nella posizione corretta in modo naturale o ricorrere all’ortodonzia per riposizionarlo. 

Per favorire la guarigione, e anche in caso di mobilità dell’elemento dentale, possiamo ricorrere allo splintaggio. Vale a dire che fissiamo ai denti, dal lato interno dell’arcata, un piccolo filo metallico che serve a stabilizzare gli elementi.

In caso di avulsione dentale

Come dicevamo, se cade un dente da latte questo non viene reimpiantato, ma si aspetta che cresca il dente definitivo corrispondente. Se l’avulsione del dente da latte è molto in anticipo rispetto alla sua caduta fisiologica, procediamo come nel caso della caduta precoce dei denti da latte e posizioniamo un dispositivo di mantenimento dello spazio fino all’eruzione del dente definitivo.

Invece, se cade un dente definitivo, possiamo tentare il reimpianto, a patto che il dente venga conservato correttamente e che l’intervento sia molto tempestivo. Il reimpianto infatti può avere successo qualora venga eseguito entro due ore dalla caduta, per questo è fondamentale che ci porti tuo figlio o tua figlia in tempi brevissimi. Possiamo anche valutare lo splintaggio del dente per bloccarlo in posizione e facilitare la guarigione.

L’importanza dei controlli periodici dopo il trauma 

In caso di traumi dentali nei bambini in Studio Cemisa ripetiamo un controllo a distanza di una settimana e poi dopo un mese dal nostro primo intervento. E suggeriamo sempre di ripetere controlli periodici anche nei mesi successivi, per verificare che la guarigione proceda correttamente e prevenire complicazioni. Questo perché capita spesso che il trauma abbia delle conseguenze tardive.

Un esempio tipico è il danno alla polpa dentale, che può diventare evidente anche settimane dopo l’accaduto e si manifesta con il cambio di colore del dente traumatizzato. In questo caso è possibile eseguire una devitalizzazione per rimuovere il tessuto danneggiato e salvare il dente, mantenendo la sua funzione masticatoria, fonatoria ed estetica.

Proprio per il fatto che il trauma potrebbe avere un’evoluzione tardiva, nel caso in cui sia causato da un incidente scolastico o sportivo e venga aperta una pratica assicurativa, scattiamo le foto e compiliamo la relazione da allegare alla pratica, con il dettaglio del danno dentale e prognosi riservata per almeno i due anni successivi all’evento.

Come prevenire i traumi dentali nei bambini?

Gli incisivi superiori sono i denti più esposti ai traumi, ma puoi adottare alcune accortezze per proteggerli

Prima di tutto verifica se tuo figlio o tua figlia ha difficoltà a respirare col naso e tende a tenere la bocca aperta: spesso in questi casi gli incisivi superiori sono sporgenti e perciò ancora più a rischio. Il nostro consiglio è di insegnare ai bambini a tenere il naso e le vie respiratorie pulite, oltre naturalmente a indagare un’eventuale ostruzione nasale cronica.

In caso di denti sporgenti, possiamo valutare anche l’ortodonzia intercettiva, che sfrutta la fase di crescita per correggere i malposizionamenti e prevenire problematiche future.

Se il bambino o la bambina fa sport di contatto come basket, calcio o rugby, suggeriamo l’uso di un paradenti. Mentre con i pattini, lo skate e la bicicletta sono caldamente consigliati casco e mentoniera

Infine, anche se dovrebbe essere superfluo, ricordiamo di allacciare sempre la cintura di sicurezza in auto, perché basta una frenata brusca per farsi molto male

Per qualunque ulteriore informazione e in caso di emergenza, ti aspettiamo da Studio Cemisa a Torino. Siamo un centro d’eccellenza per la pedodonzia, ci prendiamo cura di bambini e bambine con metodi e competenze specifiche e li accompagniamo in un percorso di salute.